La massima di Cartesio “Cogito ergo sum” (“Penso, dunque sono”) condiziona da più di 400 anni la nostra visione della mente e del pensiero.
Grazie a queste doti l’umanità ha certamente raggiunto traguardi straordinari. Eppure i nostri pensieri – che indugiano molto spesso in un passato da rimuginare e in un futuro da programmare in ogni dettaglio – sono la causa di tanti dei nostri malesseri quotidiani: dall’ansia, agli attacchi di panico, alle dipendenze di ogni tipo.
La vita è qui e ora, ma non riusciamo più a viverla pienamente perché andiamo avanti con il pilota automatico inserito. Mossi dai nostri programmi di comportamento abituali, smarriamo la vividezza del momento presente e la consapevolezza della nostra vita che accade, istante dopo istante.
La pratica della mindfulness ci aiuta a riapporpriarci della nostra attenzione, a rompere la pericolosa identificazione con i nostri pensieri, ad agire con presenza e consapevolezza (e non più a re-agire automaticamente) di fronte allo stress e alle difficoltà del quotidiano.
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